
Stamattina ho scoperto che un’Azienda di cui sono cliente da oltre 20 anni mi chiama ancora “Gentile Cliente”. Ora aspetterò Natale in trepidante attesa del loro: “Tanti Auguri a te e famiglia”.
Da esperto di Marketing Conversazionale, ognuna di queste “lettere anonime al contrario” (in cui il mittente non conosce il destinatario) è un monito che mi ricorda l’importanza della personalizzazione dei messaggi WhatsApp (e non solo).
Un “Gentile Cliente” ti farà bannare da WhatsApp
Il nome è il nostro primo elemento di riconoscimento: gli scienziati del neuro-marketing dicono addirittura che per ciascuno di noi il proprio nome “è il suono più bello che si possa sentire”.
Entrare in un negozio o in un locale ed essere salutati “per nome” resta ancora un piacere sottile, benché sempre più raro.
WhatsApp è la piattaforma di comunicazione più intima e confidenziale che usiamo; proprio per questo, in una chat, la brutalità di un messaggio impersonale risulta ancora più evidente. Detta in parole semplici: Scrivere “Gentile cliente” su WhatsApp è il modo migliore per fare sentire il nostro destinatario “solo uno dei tanti” con tutte le conseguenze negative del caso (rischio di blocco, possibili segnalazioni o anche semplicemente l’essere associati a una comunicazione sgradevole).
Un altro errore molto comune consiste nell’usare la seconda persona plurale: “vi avvisiamo che i nostri saldi cominciano sabato”. E’ un’ingenuità dettata dalla consapevolezza di scrivere a una moltitudine di clienti. Chi legge un messaggio nel telefono, tuttavia, lo percepisce come personale e anche in questo caso finirà per sentirsi parte di una massa indistinta di destinatari.
Quando e come si può personalizzare i messaggi su WhatsApp
“Ma come faccio a personalizzare se uso le liste Broadcast?”. Semplice: non si può.
Se stai pensando: “peccato!”, io ti dico invece che potrebbe essere l’occasione buona per abbandonare un metodo di invio superato e passare a sistemi più evoluti. Ne approfitto infatti per ricordarti che, oltre a non essere personalizzabili, le liste Broadcast:
- Ti consentono di inviare solo a chi ha il tuo numero salvato
- Hanno un limite di 256 destinatari
- Non sono più utilizzabili da desktop (e farlo da telefono è improponibile)
Dunque? che si fa? Beh, a meno che tu non voglia mandare i messaggi uno ad uno (e farti venire i crampi alle dita a forza di copia & incolla) le soluzioni sono 2: puoi dotarti di un software di invio massivo o puoi passare a WhatsApp nella versione con API ufficiali. Mi riservo di approfondire questi due sistemi di invio in un altro articolo; per ora mi limito a dirti che si tratta di due soluzioni piuttosto diverse tra di loro. Entrambe però consentono di utilizzare i campi variabili, e quindi di personalizzare i messaggi in base ai dati del destinatario.
Non solo il nome: i campi variabili su WhatsApp
A proposito di campi variabili, li utilizzi già? O forse non sai nemmeno cosa sono?
Si tratta di porzioni di testo che si riempiono “pescando” da un data base le informazioni relative a ciascun destinatario: se scrivi “Ciao NOME” verrà visualizzato “Ciao Anna”, “Ciao Marco”, e così via…
Probabilmente usi già questo sistema nelle tue email. Nel caso, un piccolo consiglio che mi sento di darti è quello di non limitarti al nome: “giocare” con più informazioni ti consente di rendere il tuo testo ancora più specifico, ricco e gradito da chi lo legge.
Un esempio? Puoi citare l’indirizzo di posta elettronica del cliente per sottolineare l’importanza di una specifica email: “Ciao Giulio! All’indirizzo [email protected] ti ho mandato una mail molto importante sul tema del…”
Così facendo sfrutti WhatsApp per alzare i tassi di apertura delle newsletter.
Un’altra possibilità è quella di citare nel messaggio il prodotto o il servizio a cui l’utente è interessato. Guarda lo screenshot qui nell’articolo e il principio ti sarà chiaro!

I risultati di una comunicazione digitale personalizzata
Sulla base della mia esperienza, se sarai bravo con il copy, oltre il 70% di chi leggerà un messaggio WhatsApp personalizzato sarà convinto che sia stato scritto “a mano”. Molti destinatari ti risponderanno direttamente quindi fai attenzione: il WhatsApp Marketing è un formidabile moltiplicatore di opportunità. Tu dovrai essere pronto a trasformare queste opportunità in fatturato.
Prova a immaginare cosa può significare questa percezione di vicinanza e intimità per il tuo Business (mentre i tuoi concorrenti usano ancora sms e volantini cartacei): questa è la vera rivoluzione del Marketing Conversazionale!